A Sant'Egidio nasce il secondo snodo sanitario sul territorio

NERETO – In appena 5 mesi l’Unitá complessa di cure primarie (chiamata con il suo aceonimo Uccp) di Martinsicuro ha portato le prestazioni assistenziali mensili dalle originarie 80 del ‘vecchio’ distretto alle attuali 2.000. E’ sulla base di questa importante premessa che mercoledì la Asl di Teramo inaugurerà il secondo centro di questo tipo a Sant’Egidio. Proprio al fianco del simbolo dello spreco edilizio sanitario degli anni ’60, lo scheletro dell’ospedale santegidiedese mai nato e che finalmente entro il mese di ottobre sará abbattuto, nasce una struttura che oggi negli ambienti sanitari si usa definire "ospedale sul territorio" o "sanitá sul territorio" come l’ha descritta il direttore amministrativo della Asl di Teramo, Laura Figorilli, nella presentazione alla stampa di oggi. Su un’area di 400 metri quadrati si replica quanto giá in attivitá a Martinsicuro, ome secondo nodo della stessa rete: aperta 24 ore su 24, con ambulatori di medicina generale in cui si alterneranno 10 medici (dalle 8 alle 20), il serizio di guardia medica notturna e festiva (dalle 20 alle 8), il serivio di ticket e prenotazione visite e prestazioni, un ambulatorio polispecialstico per cardiologia, oculistica, chirurgia, ecografie per adulti e bambini, ecocolordoppler arterioso e venoso, urlogia ed endocrinologia. "E’ una risposta di civiltá – ha commentato Giandomenico Ponto, responsabile dellamedicina  del territorio della Val Vibrata -, un sistema unico nel panorama regionale, che dà soddisfazione alle esigenze del cittadino". Tre gli obiettivi: tornare ad affezionare i pazienti, dare risposte immediate sul territorio, coinvolgere l’ospedale solo se serve approfondimento. "Sono i dati che fanno la storia della sanitá – ha aggiunto il direttore sanitario aziendale Camillo Antelli, che ha polemizzato contro chi muove "palloncini gonfiati" e studi epidemiologici preventivi – e i dati ci dicono che in Val Vibrata soo stati potenziati i serivizi, sono stati recuperati milioni di euro di mobilità passiva e che l’ospedale di Sant’Omero è tornato ad essere frequentato: non dimentichiamo che qualche anno fa si discuteva dei modi e dei tempi della sua chiusura e oggi tocchemo forse i 1.000 parti l’anno contro i 400 di qualche tempo fa". Gongola il sindaco di Sant’Egidio che riceve un regalo dalla Asl tanto proagandato (e sperato) in campagna elettorale: "Ringrazio il grande lavoro dalla Asl e del suo direttore generale Giustino Varrassi su questo territorio, perchè questo è un ottimo modo di fare sanitá per la gente – ha detto Rando Angelini – e sono contento di potermi fregiare di questo grande risultato. Anzi, una volta abbattuto quel monumento allo sperpero di una politica del passato (l’ospedale mai nato, ndr) spingeremo affinchè si ottenga quello che ha spiegato il direttore Antelli, cioè di realizzare una Residenza sanitaria assistita".